Accoglienza di due Bambini Ucraini nella Scuola Primaria di Cappelluti

C’è stata una grande festa alla scuola primaria di Cappelluti dell’I. C. Minozzi Festa di Matera per l’arrivo di due bambini ucraini, un maschietto e una femminuccia. La famiglia, in fuga dalla guerra, arriva dal Donbass ed è affidata alla Caritas di Matera. I due bambini sono stati inseriti rispettivamente nella classe quinta e nella seconda. Accompagnati dai genitori, dalla mediatrice culturale Mariana e dalla direttrice della Caritas diocesana, Anna Maria Cammisa, i bambini sono stati accolti dalle insegnanti Pina Bianchi, Costanza Massenzio e Tonia Paolicelli, dalla collaboratrice Irene Rubino e dalla dirigente Maria Rosaria Santeramo che non ha fatto mancare il suo saluto più caloroso. I bambini delle classi accoglienti hanno offerto loro un piccolo dono costituito da materiale scolastico, disegni, gadget.

La guerra in Ucraina è entrata prepotentemente nelle nostre vite e nelle nostre scuole, frequentate anche da alunni ucraini residenti da tempo dal nostro Paese. Raccolte fondi, marce, manifestazioni, donazioni, iniziative di sensibilizzazione: le comunità scolastiche di tutta Italia non hanno perso tempo, si sono mobilitate per diffondere un messaggio di solidarietà e accoglienza. Si tratta per tutti – scuola, famiglie, territorio, istituzioni – di un’occasione drammatica per riflettere su cos’è una guerra e sulle conseguenze materiali (perdita della casa, di persone care…) ed emotive (paura, tristezza, rabbia…) che questa porta sempre con sé.

Il ministero dell’Istruzione ha voluto assicurare che i bambini e i giovani ucraini arrivati nel nostro Paese, avessero un posto nelle scuole italiane, con tutti i diritti che le leggi internazionali e italiane garantiscono ai minori in una situazione del genere. La nota ministeriale n. 381 del 4 marzo 2022, ha ribadito la necessità che le nostre scuole assicurino ai minori stranieri l’adempimento dell’obbligo formativo attraverso un sistema di tutele e garanzie in materia di diritto all’istruzione per tutti, di diritto d’accesso ai nostri servizi educativi nazionali e una partecipazione attiva alla vita delle comunità scolastiche e territoriale.

Con il trascorrere dei giorni i bambini stanno imparando a conoscersi, a iniziare dai nomi, che dicono l’identità e l’unicità di ognuno di noi e dai saluti, una forma di cortesia e gentilezza carica di rispetto ed empatia. Cercano insieme di imparare gli uni l’italiano, gli altri qualche parola di ucraino, esplorano gli spazi della scuola per sentirsi sicuri e protetti in un luogo amico e per comunicare fanno spesso ricorso al linguaggio corporeo, al gioco, alla musica e alle mille altre forme di linguaggio creativo e immediato tipico dei bambini.

L’iniziativa è stata inserita nell’asse di cittadinanza attiva e consapevole del PTOF d’Istituto, ma rientra anche nell’obiettivo trasversale di educazione alla pace e alla solidarietà. L’educazione alla pace promuove le conoscenze, le abilità e le competenze per aiutare i cittadini del domani a prevenire i conflitti e a fronteggiare in modo positivo le situazioni di crisi come quella attualmente in corso.